Perché è importante associare uno spazio colore ad ogni immagine digitale

Abbiamo visto che negli spazi RGB un determinato colore è determinato da una terna di coordinate (r,g,b) che rappresentano le intensità dei tre colori primari che lo compongono (per sintesi additiva). E' fondamentale capire però che queste coordinate sono strettamente legate allo spazio colore in cui si sta lavorando, non hanno un valore assoluto. Se stiamo lavorando a 8bit, ad esempio, i valori di r, g e b possono assumere qualsiasi valore tra 0 e 255 (questo aspetto probabilmente è già noto al lettore, in ogni caso ho dedicato l'intero prossimo articolo all'argomento). I tre primari hanno sempre la relativa componente pari al valore massimo, cioè 255, e le altre due nulle:

 

il rosso puro è dato da (255,0,0)

il verde puro è dato da (0,255,0)

il blu puro è dato da (0,0,255)

 

Una terna di coordinate però di per sé non significa nulla se non vengono date informazioni sullo spazio colore. Ad esempio, il verde puro (0,255,0) corrisponderà al verde primario dello spazio sRGB se ci troviamo in sRGB, al verde puro di Adobe RGB se siamo in Adobe RGB e così per ProPhoto RGB. Se riprendiamo un attimo la figura con la rappresentazione di tutti e tre i gamut di questi spazi colore RGB notiamo come questi tre verdi primari corrispondano a tre colori ben diversi (i vertici superiori dei triangoli bianco, grigio e nero). Addirittura in ProPhoto RGB il verde (0,255,0) è un colore immaginario.

E così sarà per qualsiasi altro colore: la terna (10,200, 50) rappresenterà un colore ben diverso a seconda dello spazio di lavoro. Per questo motivo è fondamentale associare sempre a una immagine digitale uno spazio colore. Riprendendo quanto accennato nell'introduzione, se sì è sempre solo scattato con il cellulare o con fotocamere compatte e si sono aperte le immagini in programmi molto semplici come il visualizzatore foto di Windows, tutto questo discorso è potuto rimanere tranquillamente ignorato perchè anche se non ne eravamo al corrente è avvenuto sempre tutto in sRGB. L'ambiente windows, inclusi tutti i programmi come il pacchetto office, gestione risorse, Paint, qualsiasi browser non sono proprio in grado di utilizzare altri spazi colore, lavorano tutti sempre  e solo in sRGB. Allo stesso modo le foto scattate dai cellulari o dalle fotocamere compatte sono eccetto forse casi rarissimi sempre dei JPEG in sRGB.

 

E quando invece si inizia a scattare in RAW e si utilizzano software che includono la gestione del colore come Lightroom e Photoshop che questo discorso diventa fondamentale. Ci troveremo molto spesso di fronte a finestre che ci chiederanno quale spazio colore utilizzare. Quando si esporta una foto da Lightroom o si salva una foto in Photoshop infatti necessario specificare quale spazio colore si vuole associare alla foto. All'immagine così resterà per sempre legata l'informazione sullo spazio colore a cui sono relative le coordinate che identificano i suoi colori, e quando sarà aperta successivamente da un software in grado di comprendere queste informazioni, i colori visualizzati saranno quelli corretti.

 

Ecco come si presenta la schermata di esportazione in Lightroom: 

Ma c'è di più: persino tra i vari menu della nostra reflex (di qualsiasi modello/marca) si trova la voce per la scelta dello spazio colore in cui salvare le immagini (che come vedremo è utile solo se scattiamo in JPEG):

Questa qui sotto è invece la finestra di salvataggio di Photoshop: spuntando la voce in basso a destra è possibile salvare nell'immagine l'informazione legata al profilo colore che si sta utilizzando (cosa sempre consigliata, non è mai una buona cosa lasciare in giro immagini senza profilo colore ):

Ora, giusto per dare una dimostrazione pratica di quanto sia importante avere compreso a fondo questo argomento, facciamo un esperimento semplicissimo. Qui sotto carico due versioni della stessa immagine, che è stata sviluppata in Photoshop nello spazio ProPhoto RGB. La versione a sinistra è stata ottenuta convertendo l'immagine in sRGB e salvandola con questo profilo colore, mentre quella a destra è stata salvata in ProPhoto RGB ma senza allegare questo profilo colore:


Le tonalità blu originali, molto accese, hanno virato verso il viola e appaiono desaturate, e la foto nel complesso appare molto piatta e "smorta". Perché accade questo? Come avevo detto, i browser riconoscono solo l'sRGB, e così il programma che utilizzo per caricare le mie foto su questo sito. Non trovando alcuna informazione sul profilo utilizzato, l'immagine a destra (che, ricordiamo, era stata salvata in ProPhoto RGB) viene interpretata come se avesse un profilo sRGB. In sostanza, i valori numerici R, G, B dello spazio ProPhoto vengono interpretati come se fossero numeri dello spazio sRGB. Questo sballa completamente i colori della foto!

All'interno di Photoshop proviamo a inserire dei campionatori sull'immagine in ProPhoto RGB:

 

Vediamo che il valore del blu è poco meno di 140, che è molto lontano dal valore massimo 255, pur essendo già un blu molto intenso! Ma se questo valore del blu pari a 140 viene interpretato come se lo spazio fosse sRGB, il blu corrispondente è ben lontano dal blu primario sRGB (0,0,255), quindi molto meno intenso.

Se infatti facciamo le stesse misurazioni (campionatori nella stessa posizione) ma sull'immagine convertita correttamente in sRGB troviamo i valori di 166-167, molto più elevati! Questi sono i valori del blu corretto in sRGB, mentre i valori più bassi di 139-138 corrispondono a un blu meno intenso, di qui i colori sfalsati della seconda foto.

(discorso sul fatto che se invece includo il profilo in realtà l'immagine va bene...forse perchè jimdo/chrome fanno una conversione al volo ma sensata?)

Da questo semplice esempio si è visto come una piccola disattenzione, cioè dimenticarsi di cliccare sul quadratino dell'inclusione profilo nella schermata di salvataggio in Photoshop possa portare problemi enormi. Se si è completamente all'oscuro di tutte le tematiche legate alla gestione del colore è facile farsi prendere dal panico e cercare di trovare una soluzione procedendo un po' allo sbaraglio, magari provando a modificare i colori della foto. Nei vari forum e gruppi di discussione legati alla fotografia che si trovano in rete, alcune delle domande più ricorrenti riguardano proprio lo sconforto di aver caricato una foto sul web e vederla con i colori completamente sballati. (si può fare lo stesso in ps con assegna profilo)

Ma come ho detto, in realtà questo problema riguarda semplicemente anche l'ambiente Windows e le sue applicazioni native, che interpretano le immagini senza profilo assegnato come se fossero in sRGB:

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