Fotografie di paesaggio scattate con lunghe focali

Lune giganti, montagne vicinissime, vie sparite...e altre foto assolutamente autentiche


L'idea di dedicare un intero articolo a questo argomento nasce dalle discussioni molto accese che spesso seguono la pubblicazione di scatti realizzati con focali molto lunghe, in cui un elemento della scena sembra esageratamente grande rispetto al resto. Sui social, dove come è noto tutti si sentono esperti un po' di qualsiasi argomento, di solito passano pochi secondi dalla pubblicazione di una foto di questo tipo al primo commento 

"Ma questa foto è photoshoppata!"

 

spesso condito con una fastidiosissima serie di faccine, come dire "Io sono un grande esperto, ti ho beccato!". La critica che viene rivolta agli autori di queste immagini è l'aver ritoccato al computer qualche elemento della composizione per dare maggiore impatto visivo alla scena, e quindi "aver barato". Fermo restando che con i software di post-produzione attuali è effettivamente possibile stravolgere gli scatti in pochissimo tempo e ottenere qualsiasi effetto immaginabile, spesso queste fotografie sono assolutamente autentiche (lo sono tutti i miei scatti che trovate nel sito), e anzi l'effetto di apparente ingrandimento esagerato di certi elementi rispetto al resto è proprio quello ricercato dal fotografo.

 

Se questo atteggiamento può essere accettabile se proviene da chi non ha mai utilizzato una macchina fotografica, diventa assai fastidioso (e dannoso, perché potrebbe portare altre persone a collegare il nome dell'autore a "quello che falsifica le foto") quando alla frase precedente si accompagnano parole come "Io fotografo da 50 anni e posso dire con certezza che..."

 

Sorvolo per ora sul fatto che è in ogni caso errato considerare Photoshop come il male dei mali, in quanto, se utilizzato nella maniera corretta, è uno strumento indispensabile per sviluppare i file RAW (equivalenti ai negativi analogici) in modo del tutto analogo a quanto si faceva in camera oscura. Questo è proprio l'ABC della fotografia digitale.

 

Di seguito cercherò quindi di dare una dimostrazione il più possibile chiara e immediata di questo famoso "effetto del teleobiettivo", che in realtà un effetto non è! ;)


Partiamo da una mia fotografia di Torino che non dovrebbe destare alcun sospetto: la classica vista panoramica sulla città dal Monte dei Cappuccini, ripresa con una focale di 35mm (su formato APS-C).

Tutto regolare vero? Piazza Vittorio, la Mole, le Alpi innevate in fondo piccole piccole...tutto come dovrebbe essere. Nessuno si sognerebbe mai di giudicare photoshoppata una foto simile. Osserviamo ora questo altro mio scatto (fatto in un altro giorno ma ai fini dell'articolo questo è ininfluente), realizzato sempre dal monte dei Cappuccini, all'incirca dalla stessa posizione ma con una focale di 350mm (sempre su APS-C):

Questa foto, a differenza della precedente, era stata inondata di commenti negativi appena l'avevo postata su un noto gruppo Facebook su Torino:

 

"Le montagne non sono così vicine!"

"Abito a Torino da quando sono nato e non ho mai visto le montagne così grandi"

"Con Photoshop si fanno proprio miracoli eh?"

 

Bene...ora torniamo alla prima foto, e concentriamo l'attenzione sulla porzione delimitata dal rettangolo arancione:

La parte di immagine contenuta nel rettangolo non vi ricorda qualcosa? Facciamo un ingrandimento:

Qualcosa si inizia a capire vero? Mettiamolo a confronto con la presunta "immagine photoshoppata":

Voilà!!! Tutto chiaro adesso? Come si può vedere, l'immagine è praticamente la stessa (la composizione è leggermente diversa perchè, essendo gli scatti stati realizzati in giorni differenti, sarebbe stato impossibile posizionarmi nello stesso identico punto). Le proporzioni tra la Mole e le montagne nel secondo scatto (tanto criticato) sono IDENTICHE a quelle presenti nella prima immagine. Si potrebbe quasi dire che lo scatto realizzato a 350mm sia "contenuto" nella panoramica realizzata con il grandangolo. Quindi niente ritocchi, niente magie, tutto perfettamente in regola. Ovviamente, l'immagine a sinistra è poco definita perché è un ritaglio molto piccolo dell'originale, mentre quella a destra essendo stata scattata con un teleobiettivo è a risoluzione piena.

 

Cosa possiamo concludere quindi? Quello che anche senza questa dimostrazione tecnica si poteva osservare con un po' di logica: il teleobiettivo isola una parte della scena facendoci perdere i riferimenti (case, strade ecc.) che siamo abituati a vedere ad occhio nudo ogni giorno. Quando scegliamo una composizione in cui compaiono insieme soggetti relativamente vicini a noi e altri molto lontani, sembra che quelli lontani siano miracolosamente più vicini di quanto avvenga nella realtà, ma è soltanto un effetto apparente.

Anzi, non è difficile trovare in giro per il web spiegazioni decisamente fantasiose di questo "fenomeno". Le frasi che ormai hanno invaso articoli e blog sono in particolare:

 

"il teleobiettivo cambia la prospettiva"

"il teleobiettivo avvicina gli oggetti più lontani"

"il teleobiettivo modifica i piani prospettici"

 

Ma come abbiamo visto non accade nulla di tutto questo, si tratta soltanto di un effetto apparente. Anzi, parlando di prospettiva l'unica cosa certa (che ovviamente vale sempre, è slegata dalla fotografia) è questa:

 

la prospettiva (intesa per semplicità come le proporzioni tra le dimensioni degli oggetti presenti nella scena) è determinata unicamente dalla distanza tra il punto di osservazione (per i fotografi quindi il punto dove è posizionata la fotocamera) e il soggetto, non ha nulla a che vedere con la lunghezza focale

 

Quello che cambia in relazione alla lunghezza focale è ovviamente l'ampiezza del campo visivo (che aumenta al diminuire della lunghezza focale), NON la prospettiva. Una volta che il fotografo ha posizionato il treppiede in un punto preciso, non importa quale lente userà (considerando sempre lenti lineari e non distorcenti come il fisheye), tutti gli oggetti presenti nell'inquadratura avranno le proporzioni relative tra le loro dimensioni assolutamente identiche.

Ok ma io non ho un teleobiettivo, come posso verificare di persona quello che hai detto?

Se vi capita di trovare in giro qualche foto su cui avete dei dubbi, o volete verificate l'autenticità di una delle tante foto scattate con il teleobiettivo presenti su questo sito, la soluzione è semplicissima, bastano...i vostri occhi!

Non serve altro che andare nel luogo da cui è stata scattata la foto e immaginare il solito rettangolino intorno alla scena ripresa nella foto. Quasi come se si "zoomasse" ad occhio nudo su quel dettaglio. Si vedrà facilmente che le cose quadrano.

Qui sotto mostro (a destra) un altro mio scatto assai criticato, scattato a 400mm da Piazza Castello

 

"Ma dai Porta Nuova non è così vicina al monumento a Emanuele Filiberto!!!"

"E Via Roma che fine ha fatto???"

 

A sinistra troviamo un altro scatto realizzato dalla stessa identica posizione ma con una lunghezza focale più corta. Come si può vedere, nessun fotoritocco, immaginando il rettangolino intorno alla statua si vede subito come sia tutto in regola.

Qualcuno pensa ancora che la foto a destra sia un fotomontaggio?
Qualcuno pensa ancora che la foto a destra sia un fotomontaggio?

Lune e soli "giganti"

Tutto quello che è stato detto vale ovviamente anche nel caso di immagini in cui compaiono la luna o il sole, anzi spesso sono proprio queste a scatenare grandi polemiche. Anche qui, due scatti valgono più di mille parole. A sinistra, una mia foto scattata alla super luna del 19 febbraio 2019 di fianco alla Basilica di Superga (con focale 400mm), a destra uno scatto fatto da circa la stessa posizione con focale più corta (100mm).

La seconda immagine, rappresentando una scena simile a quella che vediamo di solito ad occhio nudo, ci risulta "normale", mentre nella prima la luna potrebbe sembrare esageratamente grande. Ma seguendo il discorso fatto in precedenza, si nota immediatamente come le proporzioni tra Superga e luna siano identiche nei due scatti...quindi anche in questo caso nessun fotomontaggio :)


In realtà, conviene fare ancora una considerazione sulle fotografie di questo tipo con la luna o il sole. L'immagine qui sopra era stata scattata dal Lungo Dora Colletta, a circa 4 km da Superga. La luna ha dimensioni apparenti "un po' più piccole" rispetto a quelle della Basilica. Osserviamo ora questo altro scatto:

In questo caso mi trovavo nei pressi di Druento, a circa 16 km da Superga. Osservate la luna: questa volta è decisamente più grande della Basilica! Si potrebbero inserire forse tre basiliche all'interno del disco lunare. Fotoritocco? Assolutamente no! :) La risposta è semplicissima, e ci si potrebbe arrivare usando solo un po' di logica. Faccio presente anche qui che quello che sto per dire non ha nulla a che vedere con l'utilizzo di un teleobiettivo, ma è legato soltanto alla posizione dell'osservatore.

 

La luna e il sole sono così distanti da noi che il diametro del disco solare o lunare è sempre lo stesso, indipendentemente da dove ci troviamo. 

 

Facendo riferimento a Torino, vediamo la luna delle stesse dimensioni sia che ci troviamo in centro, che in collina, che in cima alla Mole. Quello che cambia a seconda di dove è situato il punto di osservazione sono invece le dimensioni dei palazzi e dei monumenti. Riprendendo le immagini qui sopra, la Basilica di Superga osservata da 4 km appare ovviamente molto più grande rispetto a quando la osserviamo da 16 km. Ma come abbiamo detto la luna resta sempre delle stesse dimensioni.

 

Di conseguenza, più ci allontaniamo e più Superga ci sembra piccola rispetto alla luna, o meglio la luna risulta via via più grande rispetto a Superga! Allontanandosi molto di più, disponendo di un teleobiettivo particolarmente spinto e trovando una giornata limpida, si potrebbero realizzare scatti in cui la luna risulta di dimensioni anche doppie rispetto a quelle dell'ultima foto. 

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